“Perché mi hai messo al mondo?” — Il ragazzo che disprezzava la madre anziana scopre una verità sconvolgente sul suo passato

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Tim non riusciva a sopportare più i commenti dei suoi amici a scuola. “Tua madre sembra la nonna di tutti!” ridevano. E lui, ogni volta, si vergognava. Quel giorno esplose: «Perché mi hai fatto nascere? Sei così vecchia e noiosa!» urlò a Gloria, sua madre, che lo guardava con occhi pieni di dolore. Senza aspettare risposta, Tim afferrò lo zaino e scappò via.

Tornò a casa tardi, con il cuore ancora infiammato dall’orgoglio ferito. Quando aprì la porta, trovò la vicina, la signora Masha, seduta sulla panchina vicino all’ingresso. «Sei un ragazzo ingrato!» lo rimproverò con voce dura. «Hai quasi fatto venire un infarto a tua madre con quelle parole!»

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Tim, ancora rabbioso, rispose freddamente: «Non le ho chiesto di darmi la vita!»

La signora Masha rise piano, un sorriso triste sulle labbra. «Vuoi conoscere la verità?» disse, invitandolo a entrare in casa sua. Tim esitò, poi seguì la donna.

La signora gli porse una vecchia cartella. «Questi sono i documenti della famiglia di Gloria», spiegò. Tim aprì con mani tremanti. C’erano vecchie foto, certificati di adozione, lettere ingiallite. «Gloria non è la tua madre biologica», continuò la signora Masha. «Lei ti ha accolto e amato come un vero genitore, ma non ti ha messo al mondo.»

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Tim rimase senza parole. «Chi sono i miei genitori allora?» chiese con voce rotta.

«Tu sei nato da una donna molto giovane, che non poteva crescere un bambino. Gloria ha deciso di prendersi cura di te, di darti una famiglia. Sei stato amato fin dal primo momento.»

In quel silenzio, Tim sentì il peso del suo orgoglio sciogliersi. Corse a casa, trovò Gloria seduta sul divano, stanca e triste. Si inginocchiò davanti a lei.

«Mi dispiace, mamma. Non importa chi mi ha messo al mondo. Tu sei la mia vera madre.»

Gloria lo abbracciò, e finalmente Tim capì il vero significato della parola “famiglia”.