Mia madre mi abbandonò sulla soglia dell’appartamento di uno sconosciuto. Venticinque anni dopo, venne a lavorare per me come donna delle pulizie, ignara che fossi la stessa ragazza che aveva abbandonato.

“Cos’è un bambino senza radici? Nessuno. Un fantasma che, per caso, ha trovato un involucro fisico.” Pubblicità “Significa che ti sei sempre sentita un fantasma?” chiese Mikhail, preparando il caffè nella mia elegante cucina. Lo guardai: il mio unico amico, quello che conosceva tutta la verità. Pubblicità Il mio primo pianto non gli aveva commosso … Read more

Davanti a lui c’era un pacco grande, avvolto malamente in carta da imballaggio, con un enorme fiocco rosso. Sul fianco, un’altra nota:

Per il mio compleanno ho ricevuto… un mazzo di fiori appassito. Li trovai sulla tavola del soggiorno, sistemati con una premura quasi grottesca in un vecchio vaso scheggiato. I petali erano cadenti, le foglie secche ai bordi. Avevano il tipico odore dolciastro e marcio dei rifiuti dimenticati. — Da dove vengono i fiori? — chiesi … Read more

Con mani nervose, gli uomini sollevarono il coperchio. Un clic, uno schianto. La bara si aprì. La luna illuminava l’interno.

Di notte, nei sobborghi, si udiva a malapena un fruscio, come se qualcuno stesse armeggiando con la terra. In un cimitero abbandonato, due uomini stavano lentamente e attentamente scavando una tomba fresca. Non lontano da loro sedeva una donna con il viso stanco, le mani tremanti intrecciate in grembo. Si chiamava Teresa, e ciò che … Read more

Le parole della ex suocera le ronzavano ancora nelle orecchie, come una zanzara fastidiosa nelle notti d’estate

Isabella chiuse la finestra con un gesto secco. Le parole della ex suocera le ronzavano ancora nelle orecchie, come una zanzara fastidiosa nelle notti d’estate: “Marco? Un vero signore. Se n’è andato lasciandole ogni cosa. Un uomo d’altri tempi!” Un uomo d’altri tempi? Isabella sbuffò. Marco, d’altri tempi, forse sì — ma quelli in cui … Read more

Incurvato dietro al muro del fienile, si avvicinò lentamente a una fessura più ampia e si mise ad ascoltare. Sentì Katja ridacchiare piano:

Il cuore di Fëdor mancò un battito. Quella voce… non era di un bambino, né di un animale. Era la voce di un uomo adulto. «Chi c’è lì dentro?» pensò, col fiato sospeso. Incurvato dietro al muro del fienile, si avvicinò lentamente a una fessura più ampia e si mise ad ascoltare. Sentì Katja ridacchiare … Read more

Le avevano detto che era un miracolo. Che aveva rischiato la vita. Che era un’eroina.

Ira sedeva nel suo piccolo soggiorno due giorni dopo l’accaduto, ancora tremante per l’adrenalina che sembrava non volerle lasciare il corpo. Le immagini della sera sul lago le scorrevano davanti agli occhi come in un sogno. Il ghiaccio, il terrore nei volti di quei bambini, il gelo che le entrava nelle ossa… e poi il … Read more

— Questa casa non è su una mappa normale, mormorò Olga, notando che anche su Google Maps l’immagine era sfocata.

La signora Olga Romanovna non era mai stata una donna facile da sorprendere. Vedova da più di dieci anni, ex professoressa di letteratura russa, viveva da sola in un piccolo appartamento alla periferia di Kazan. Ordinata, severa, con la lingua affilata quanto la mente. Quando il genero, Igor — ricco imprenditore immobiliare con più auto … Read more

Il Volo 727 e la Signora delle Stelle

L’aeroporto era immerso in un’agitazione estiva. Bambini stanchi, turisti in ciabatte, uomini d’affari che digitavano nervosamente sui laptop. Il volo 727 per Lisbona era in lieve ritardo, e l’aria nella sala d’imbarco era carica di irritazione. Fu in quel momento che arrivò lei. Una donna anziana, minuta, con un cappello color lavanda e un vestito … Read more