La figlia di mio marito è scomparsa poco prima del matrimonio… E poi abbiamo sentito bussare

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Amelia ha nove anni, ed è la figlia di mio marito. Ha perso sua madre quando era piccola, e da quando aveva sei anni sono diventata io la sua figura materna. Tra noi si è creato un legame speciale, fatto di confidenze, risate e piccoli segreti.

Quando io e suo padre abbiamo deciso di sposarci, Amelia era felice come non mai. Si era immersa con entusiasmo nei preparativi, scegliendo insieme a me l’abito, i fiori e persino il suo vestito da damigella d’onore. Aveva sognato quel giorno per mesi, e io vedevo nei suoi occhi tutta la gioia e la speranza di una famiglia unita.

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Il giorno del matrimonio, tutto sembrava perfetto. La chiesa era piena di amici e parenti, le decorazioni splendide, e la musica era appena iniziata quando doveva fare il suo ingresso… ma Amelia non si vedeva da nessuna parte.

“Amelia?” chiesi sottovoce, ma nessuno riusciva a trovarla. Il panico cominciò a serpeggiare tra gli invitati, e la cerimonia venne sospesa.

All’improvviso, una voce gridò: “Sento bussare!”

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Ci voltammo tutti, confusi. Seguimmo il suono fino a un armadio nella sala accanto. Quando lo aprimmo, trovammo Amelia rannicchiata dentro, con il viso bagnato di lacrime e un bouquet stretto tra le mani. Tremava e indicava verso il muro, senza pronunciare parola.

Scoprimmo che, poco prima di uscire, qualcuno l’aveva spaventata con una frase sussurrata: “Se fai questo passo, perderai tutto ciò che ami.”

Quel momento di terrore aveva bloccato la sua felicità. Con calma, la presi tra le braccia e le spiegai che il nostro amore non sarebbe mai cambiato, e che quel giorno era solo l’inizio di una nuova famiglia, insieme.

Quando tornò a sorridere, la cerimonia riprese, più vera e toccante di prima.

Amelia non era sparita: era solo in cerca di certezza, e noi gliel’abbiamo data.