Nel buio profondo della notte, Larisa si destò improvvisamente e si accorse che il posto accanto a lei era vuoto. Con il cuore in subbuglio, si alzò dal letto e si avviò con passo leggero verso la cucina. Ma ciò che udì una volta arrivata la bloccò sul posto, come se il tempo si fosse fermato.

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Nel silenzio profondo della notte, Miriam si svegliò di colpo. Allungò d’istinto la mano verso l’altro lato del letto, cercando il calore conosciuto di Dario, suo marito. Ma trovò solo lenzuola fredde e vuote.

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“Starà bevendo un bicchiere d’acqua,” pensò, chiudendo gli occhi nel tentativo di riaddormentarsi. Eppure, il tempo passava e quel lato del letto rimaneva deserto. Qualcosa dentro di lei si fece inquieto.

Il buio sembrava più denso, carico di un presagio che non riusciva a ignorare. Si alzò con passo incerto, attraversando la stanza avvolta dalla penombra. Ogni angolo della casa le sembrava improvvisamente estraneo.

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Arrivata davanti alla porta socchiusa della cucina, Miriam si fermò. Sentì la voce bassa di Dario, ma non era da solo. Una voce femminile rispondeva all’altro capo del telefono, allegra e complice. Miriam si trattenne dal fare rumore e ascoltò.

“Ho già prenotato tutto,” diceva Dario, sottovoce ma carico d’entusiasmo. “Una settimana solo per noi, amore. Nessuno lo saprà mai.”

Quelle parole colpirono Miriam come una sferzata improvvisa. Restò immobile, il cuore che batteva all’impazzata e lo stomaco chiuso in una morsa.

Dario, l’uomo con cui aveva condiviso decenni di vita, stava progettando una fuga romantica con un’altra, mentre lei dormiva a pochi metri. Il tradimento non era solo fisico, era anche morale, emotivo, viscerale.

Tornò in camera con passi rigidi, si sedette sul letto per qualche minuto, poi si alzò con decisione. Aprì l’armadio e cominciò a sistemare ordinatamente gli abiti di Dario in una valigia. Non tremava, non piangeva: era come se un fuoco silenzioso la stesse muovendo.

Quando lui rientrò nella stanza, con aria sorpresa, Miriam chiuse la valigia e la posò ai suoi piedi.

“È tutto pronto,” disse con voce calma. “Per la tua vacanza. Questa casa, però, non sarà qui ad aspettarti.”

Dario fece per negare, per balbettare qualche giustificazione, ma Miriam lo fermò con lo sguardo.

“Risparmiati le bugie. Ho sentito tutto. E sai una cosa? Non mi spezzi. Non più.”

Lui rimase in silenzio. Lei, invece, lo fu solo per un istante. Poi aggiunse: “Porta via anche le tue promesse non mantenute. Ho bisogno di spazio. Spazio per respirare senza te.”

E quella notte, pur senza chiudere occhio, Miriam sentì qualcosa rinascere dentro di sé.

Era sola, sì. Ma finalmente libera.

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