La scorsa notte ho vissuto un’esperienza che mi ha profondamente segnato. Mentre ero al banco dei formaggi, proprio accanto a quello dei dolci in un negozio di alimentari, ero concentrato su alcuni prodotti. Improvvisamente, ho sentito una conversazione che mi ha scosso:
«- Per favore, sappi che ti tratterò con rispetto. Per favore! — In poche parole, non abbiamo abbastanza soldi. Se ti compro queste caramelle, non avremo abbastanza soldi per il pane.»
Mi sono girato di colpo.
«- Per favore, avevi detto che Babbo Natale sarebbe venuto e ci avrebbe portato le caramelle quest’anno.»
Sono rimasto paralizzato, con il formaggio ancora in mano. La bambina, con una borsa di caramelle tra le mani, sembrava così triste che non riuscivo a credere che una situazione del genere fosse reale. Prima che la madre la tirasse via, la piccola posò la borsa sullo scaffale.
Non ci ho pensato un attimo e sono corso al banco dei dolci. La bambina stringeva forte un pacchetto di cioccolatini da 2 dollari. Mentre mi avvicinavo alla cassa con il mio cestino pieno di dolci, il banco della macelleria mi si parò davanti. La madre e la bambina osservavano attentamente la merce. C’erano otto fette di salame e la parola «sottile» veniva ripetuta più volte. Il mio cuore si fermò.
Mi sono avvicinato al commesso e ho chiesto due fette di salame e una di pastrami di maiale. Sono stato il primo a raggiungere la cassa, con gli occhi pieni di lacrime. Ho aspettato fuori, davanti al negozio.
Quando ho visto la bambina, le ho dato la borsa di caramelle. «Dato che eri qui, Babbo Natale mi ha lasciato questa borsa, quindi è venuto a trovarti.»
La bambina ha distolto lo sguardo dalle domande della madre e ha guardato me con i suoi enormi occhi blu. La madre ha capito e ha annuito.
«- Guarda, mamma, Babbo Natale è vero!» ha urlato.
Non riesco a descrivere cosa provavo in quel momento, un misto di emozioni che mi toglievano il respiro e mi riempivano di gioia.