Nel 2014, mentre era a New York per girare *Time Out of Mind*, Richard Gere, oggi 74enne, si calava nel ruolo di George, un uomo che, afflitto da problemi psicologici, finisce a vivere in strada dopo essere stato sfrattato. Per rendere il personaggio quanto più realistico possibile, il regista Oren Moverman chiese a Gere di vivere l’esperienza di un senzatetto. Così, Gere fu vestito con abiti logori e lasciato camminare tra la folla di New York, passando inosservato tra i passanti.
All’inizio, Gere nutriva qualche dubbio sul girare una scena simile in una città così grande, ma presto notò che quasi nessuno si accorgeva della sua presenza, neppure quando, con una tazza di caffè vuota, chiedeva qualche spicciolo.
Durante una scena vicino alla Grand Central Station, Gere era intento a rovistare in un cestino e aveva appena tirato fuori un hamburger a metà quando Karine Gombeau, una turista francese, uscì da una pizzeria con suo marito e il figlio. Vedendo l’uomo trasandato, vestito con abiti consumati, Gombeau, ignara che fosse Gere, fu colpita dalla scena e decise di avvicinarsi per offrirgli del cibo.
Senza sapere chi fosse realmente, gli porse una fetta di pizza avanzata dalla loro cena. Gere, con gentilezza, accettò il pacchetto e le chiese: “Cosa c’è nella busta?”
Gombeau, un po’ emozionata e parlando in parte francese, rispose: “Je suis désolée, la pizza è fredda.” Gere, grato per il gesto generoso, rispose: “Grazie mille. Dio ti benedica.”