Più passano gli anni, più mi accorgo di quanto siano straordinarie le donne cinquantenni.
Non fraintendetemi: non è una questione di nostalgia, né di idealizzazione. È semplice consapevolezza, maturata con il tempo, con l’esperienza, e forse anche con qualche delusione. Le cinquantenni hanno una forza silenziosa, una grazia vissuta, una bellezza che non chiede di essere notata — ma che lo è, inevitabilmente.
Ecco alcune delle tante ragioni per cui le ammiro infinitamente più delle donne molto più giovani:
Una donna di cinquant’anni non ti sveglierà mai nel cuore della notte per chiederti, con voce tremante: “A cosa stai pensando?”
No, lei dorme. E se è sveglia, sta leggendo un libro interessante, bevendo una tisana o guardando un film. Non si aggrappa alla tua mente. Non ha bisogno di sapere ogni tua emozione: ha imparato che non tutto deve essere condiviso, che ognuno ha un proprio spazio interiore.
Se non ha voglia di guardare la partita, non si lamenterà, non cercherà attenzioni o drammi. Semplicemente si alzerà, prenderà un libro, uscirà a fare una passeggiata, o chiamerà una sua amica. Le donne cinquantenni non si sacrificano per compiacere: scelgono ciò che amano e lo fanno con eleganza.
Una cinquantenne sa perfettamente chi è, cosa vuole dalla vita, e da chi. Ha già attraversato tempeste e primavere, ha conosciuto l’amore e la delusione, il trionfo e la perdita. E proprio per questo, non ha più bisogno di approvazione. Non le interessa il tuo giudizio, perché ha già imparato a bastare a sé stessa.
E se un uomo si comporta male, non ci sarà bisogno di grandi scenate pubbliche. Non rovinerà un’opera o una cena romantica con accuse teatrali. Ma attento: se la ferisci davvero… beh, potrebbe anche pensare di spararti, se fosse certa di passarla liscia! E onestamente? Nessuno gliene farebbe una colpa.
Le donne mature sono generose di complimenti. E non lo fanno per adulazione, ma perché conoscono il potere di una parola gentile. Sanno cosa vuol dire non essere notate, non essere viste, e per questo riconoscono il valore dell’apprezzamento, anche per le piccole cose.
Una donna di cinquant’anni è sicura di sé al punto da non temere di presentarti alle sue amiche. Non teme paragoni, non teme tradimenti. Una donna giovane spesso si guarda attorno con sospetto; lei no. Sa che le vere amiche non le volteranno le spalle, e sa che se tu lo facessi, non sarebbe lei a perdere.
A una certa età, le donne diventano quasi telepatiche. Non serve confessare nulla: capiscono tutto, leggono i silenzi, interpretano le pause, notano i dettagli. E non ti puniscono per i tuoi errori — ti osservano, ti misurano, e poi decidono se valga la pena tenerti accanto.
Le rughe, i segni del tempo? Quelle prime due o tre pieghe sul volto non tolgono nulla alla sensualità di una cinquantenne. Anzi, spesso la rendono più magnetica. Perché il fascino, quello vero, non è nella pelle liscia, ma nella profondità dello sguardo, nella sicurezza dei gesti, nella voce che non ha bisogno di alzarsi per farsi ascoltare.
Le cinquantenni non perdono tempo con mezze parole. Se ti stai comportando da idiota, te lo diranno. Senza giri di frasi. Non lasciano spazio ai fraintendimenti: la loro comunicazione è onesta, diretta, autentica. E tu non dovrai mai domandarti “ma cosa prova per me?” — lo saprai, perché te lo avrà detto. Con chiarezza.
In sintesi: le donne cinquantenni si amano per mille ragioni. E ogni anno che passa, se ne scopre una nuova.
Il problema, purtroppo, è che la cosa raramente è reciproca.
Per ogni donna intelligente, affascinante, sicura di sé e ben curata che ha superato i cinquanta, c’è spesso un omino calvo, con la pancetta e le battute stanche, che si rende ridicolo corteggiando una cameriera ventenne.
Ma questa è un’altra storia.
Autore sconosciuto — ma sicuramente una persona che ha imparato a guardare con occhi nuovi.