Il percorso di Henry Winkler verso il successo è stato tutt’altro che semplice. Durante l’infanzia, ha avuto grosse difficoltà a scuola, il che gli è valso dure punizioni da parte dei suoi genitori. Essi lo deridevano, chiamandolo “pigro” e “stupido”, qualcosa che Winkler si è promesso di non fare mai con i suoi figli. Queste critiche hanno minato la sua autostima, e solo molti anni dopo ha scoperto la vera causa delle sue difficoltà.
Da adulto, Winkler è stato finalmente diagnosticato con dislessia, una scoperta che gli ha permesso di capire meglio se stesso e che ha voluto trasformare in una fonte di ispirazione per i bambini che affrontano sfide simili.
Nonostante la dislessia, Winkler ha raggiunto risultati eccezionali, sebbene tutto richiedesse uno sforzo straordinario. Già da bambino sentiva di impegnarsi al massimo, anche se i suoi genitori non lo comprendevano. Dopo le difficoltà del liceo, riuscì a laurearsi alla Yale University con un MFA.
Anche da adulto, leggere copioni restava difficile, specialmente quando interpretava Arthur “Fonzie” Fonzarelli in *Happy Days*. Confessò che, fino ai 31 anni, i libri lo terrorizzavano e lo rendevano ansioso, e solo allora scoprì la sua condizione.
Oggi, nonostante le sfide, Winkler è un attore premiato e un autore di successo, con numerosi libri all’attivo. È stato recentemente annunciato che nel 2024 uscirà il suo memoir, dove condividerà il suo viaggio straordinario.